Il film (doppiato) del weekend: La sirenetta
Pubblicato il sabato 6 gennaio 2007
Qualche anno fa le tv private palermitane trasmettevano un programma chiamato "Non è la Rai, non è Canale 5... ma allora chi schifiu è?" che prendeva in giro il decisamente piu' famoso "Non è la Rai" trasmesso dalle reti Mediaset. Durante il programma venivano doppiati in dialetto alcuni film. Tra i doppiatori c'era un allora sconociuto(per i non palermitani) Sasà Salvaggio. Cliccando play sul video sottostante potrete vedere "La sirenetta", da morir dal ridere :-). Tornate il prossimo fine settimana per un nuovo film.
Per i non palermitani: non preoccupatevi se non riuscite a capire alcune frasi, è un dialetto mooolto stretto che spesso non capisco neanch'io :-)
ma dove le vai a pescare queste cose così vecchie?
ti sei connesso via usb al server di youtube??ihihihi
Naaah... a volte sono link che mi arrivano via mail da amici, a volte sono cose che trovo girando online. Questo mi è arrivato via mail ;-)
Stupendo!!! ahahah che ricordi! Quando avevo 17/18 anni facevo zapping per le tv locali alla ricerca di questo programma. Mitico! Voglio "La guardia del corpo" e "Paradise"!!!
Serenetta Ciarrapico
Messaggio n°240 del 16/03/2008
http://dagospia.excite.it/articolo_index_38695.html
Apprendiamo da Dagospia alcune notizie sul candidato sindaco per Roma Serenetta Monti, per conto della lista di Grillo.
Il fatto interessante non è che lei abbia forse difeso come delegato sindacale uno squallido “tombarolo” bensì la sua estrazione ideologica di “ultrasinistra”, almeno stando a Dagospia.
Ci chiediamo cosa una sindacalista di ultrasinistra possa fare per la città di Roma. Se sarebbe in grado di fare lavorare la pletora di dipendenti comunali ultraassenteisti come dimostrato da recenti statistiche.
Naturalmente la risposta è NO.
I comunisti sono ovunque i DIRETTI responsabili dello sfascio della pubblica amministrazione difendendo a spada tratta ogni genere di privilegio degli statali, dall’assenteismo cronico alle pensioni-baby.
Se la Serenetta diventasse sindaco dell’Urbe probabilmente la prima cosa che farebbe sarebbe assumerne nel “pubblico” il suo parentado, come di norma avviene alle basse latitudini. E magari pure qualche membro della numerosa famiglia di Beppe Grillo.
Uno dei maggiori problemi di Roma città è l’immigrazione incontrollata a cui si deve, puntualizzato anche dal Papa, il recente degrado. La cui criminalità indotta sta scocciando alquanto i cittadini romani. Se la psicobuffoncella fosse sindaco probabilmente la seconda cosa che farebbe è dare agli stranieri il diritto di voto per “favorire l’integrazione”, naturalmente. E vietare ai giornali di dare notizie di cronaca in cui gli immigrati siano protagonisti in negativo perché “non è vero che la criminalità è cresciuta”.
Nella presentazione della lista in diretta web nessun riferimento all’immigrazione clandestina, al licenziamento dei dipendenti comunali assenteisti ma solo vaghi riferimenti retorici alla “sicurezza”, viabilità, “dematerializzazione” (!) come qualsiasi altro partito della “casta”.
Ma SOPRATTUTTO, nessun accenno alla DEMOCRAZIA DIRETTA ossia fare votare i “cives romani” tramite referendum comunali VINCOLANTI sulle materie d’interesse cittadino.
Le tasse locali solo ingrosserebbero per sostenere l’enorme spesa per mantenere immigrati e sprechi municipali.
Naturalmente chiuderebbe discariche e bloccherebbe i progetti degli inceneritori. Tanto coi soldi del pantalone padano la mondezza la farebbe incenerire in Germania.
Che si mettano il cuore in pace i romani.
Niente di nuovo rispetto a che a Roma fosse eletto un fascista stile Ciarrapico o un primo cittadino del “ticket ultravaticano” Rutelli-Veltroni.
Canna-Power Team
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